Background Il trattamento di individui con gravi disabilità intellettive che si impegnano in pratiche sessuali autolesionistiche e sono incapaci di dare il consenso pone una sfida significativa ai servizi sanitari. Le opzioni di trattamento possono essere altamente personali e intrusive e potenzialmente rappresentano un rischio di contenzioso. Tuttavia, c’è anche il rischio di essere perseguiti per negligenza se il trattamento necessario non viene perseguito. Questo articolo discute il trattamento di un individuo impegnato in un tale comportamento – asfissia auto‐erotica. Descrive come sono stati gestiti gli aspetti legali della progettazione e dell’implementazione dell’approccio terapeutico.
Metodi L’approccio terapeutico prevedeva un programma comportamentale e psico‐educativo. Per valutare l’efficacia dell’intervento è stata utilizzata un’unica metodologia di studio.
Risultati L’intervento ha portato all’apprendimento di nuovi comportamenti adattivi. L’asfissia auto-erotica cessò e il comportamento masturbatorio dell’individuo cambiò sufficientemente da ridurre la minaccia di mortalità. Qualitativamente, è stata riportata una significativa riduzione del livello di stress vissuto dalla famiglia dell’individuo.
Conclusioni Si conclude che le tecniche comportamentali ed educative possono essere efficaci nella gestione di tali casi. Ulteriori ricerche che replicano tali tecniche con casi simili sono necessarie prima che l’efficacia di questo trattamento venga stabilita.